Un figlio all’improvviso

un_figlio_allimprovvisoEd ecco sui grandi schermi l’adattamento di una piece teatrale di Sébastien Thiéry coprotagonista insieme ad altri due grandi attori francesi, Christian Clavier e Catherine Frot (che, chi mi segue ormai lo sa, è diventata una delle mie attrici preferite)!

 

La trama del film si dipana velocemente, mentre i coniugi Prioux fanno la spesa, compare un giovane sordo che terrorizza il povero signor Prioux per poi sparire prima dell’arrivo della moglie, e in serata ricompare a casa Prioux dichiarandosi figlio dei signori Prioux e con una vecchia foto dei due coniugi – una lontana vacanza giovanile – con scritto dietro “mamma e papà”. I due coniugi rimangono sconvolti all’inizio e mentre lui si arrovela in ragionamenti scettici, lei si affeziona subito al giovane sordo, gli presta l’auto del marito, e poi chiede al marito resoconto delle sue scappatelle (scena davvero comica) ma il mistero rimane: come fa il giovane Patrik ad essere figlio di quei due?
Il giovane torna con la sua fidanzata, che si scopre esse cieca con tanto di cane guida) e incinta!
La soluzione a questo enigma arriva poco prima che si rompano le acque, e tutto sommato il lieto fine riserva ancora un paio di risate.

Il cinema francese ha sfornato una commedia con un ritmo più veloce del solito, probabilmente perché adattamento di un’opera teatrale. Risultato non eccezionale ma molto apprezzabile, colonna sonora minima e poco influente, di quelle che si dimenticano non appena si esce dalla sala cinematografica, ma la bravura degli attori è indiscutibile, e vale ogni centesimo del prezzo del biglietto.

Un ultima cosa… a me quello pare un pastore belga, e non tedesco! 😉

Buona visione!! 

Quello che so di lei

Un film uscito di recente e che ho visto ieri sera al cinema estivo…

locandina_quello_che_so_di_lei

…se dal trailer può sembrare una commedia, in realtà si tratta più di un film drammatico e che fa esordire sul grande schermo una strana coppia composta da due grandi attrici francesi… Catherine Frot, nei panni di Claire, è una levatrice vecchio stile che sta per perdere il suo lavoro a causa dell’avanzare del “nuovo mondo” che vede ormai le nuove tecnologie soppiantare l’esperienza (e l’umanità stessa)… Catherine Deneuve è invece Beatrice, l’amante del padre di Claire, uno “spirito libero” che dopo più di 30 anni, irrompe nella vita di Claire.

All’inizio, il rapporto fra le due donne è piuttosto teso e rigido come la vita di Claire, ma pian piano, dipanandosi la trama, fra segreti mai rivelati prima, ed emozioni affrontate dopo molto tempo, si distende e si apre al nuovo. Come la nuova vita di Claire, sconvolta (stavolta in positivo) da Beatrice.

Il ritmo del film, come la colonna sonora è moderata e permette di seguire il film senza essere soporifero (difetto di moltissimi film francesi), la regia ed i costumi sono eccellenti, ed ogni personaggio risulta genuinamente credibile, non sforzato né scontato. Ed un finale che mozza il fiato!

Un buon film da vedere!

L’uomo della mia vita

FERMI TUTTI!! QUESTA È LA RECENSIONE DI UN FILM DI 10 ANNI FA!!!!

NON L’ANNUNCIO DEL MIO FIDANZAMENTO!!!
(Quello sarebbe non una recensione, ma fantascienza allo stato puro!)

l'uomo della mia vita

(“Affascinante” può darsi… “Toccante“… un par de ciufoli! Pubblicità ingannevole!)

Questo film francese in dvd, acquistato qualche tempo fa, era caduto nel dimenticatoio fino a quando, domenica scorsa, un amico venuto a farmi visita dopo un mio recente intervento di asportazione calazio, ha portato un pò di patatine e coca-cola, e come ai bei vecchi tempi, ha proposto di vederci insieme un film e commentarlo al momento.

Trama: Frederic/Bernard Campan, sposato con Frederique/Lèa Drucker, è in vacanza in Provenza con la famiglia (suocera compresa) ed alcuni amici, e già che c’era, anche con una “ragazza alla pari” che cantava con la chitarra come la Carla Bruni. (No, non è interpretata da Carla Bruni!)
Nel villino accanto al suo abita Hugo/Charles Berling, svizzero, abitante del posto, omosessuale disinibito, viene invitato per un barbecue e si apre con loro dialogando a tavola del più e del meno.
Finita la cena, i due uomini semi ubriachi continuano a discutere del più e del meno e si raccontano e si confrontano: sono l’uno l’opposto dell’altro! Dove Frederic vede una coppia romantica o un capanno che nasconde una sua musica, una sua storia o ancora l’amore che si avvolge su un tango, Hugo vede rispettivamente l’amore dell’idea dell’amore e non delle due persone, un misero capanno abbandonato a se stesso con le pareti rivestite di fogli di giornale, e un ballo meccanico i cui passi sono ostinatamente sempre uguali nonostante i ballerini cambino.

Insomma, il film si sviluppa tra mattinate di jogging, bambini col complesso di Edipo, mogli che impazziscono di gelosia, mariti in cerca di scappatelle, ragazze alla pari in fuga, una vecchietta che non si ricorda nemmeno se le manca fare l’amore, e soprattutto… metafore e flash back!

Infatti tutto si dipana da quella discussione pacata e alcolica che si è svolta quella notte e fino all’aba, rivissuta nei vari flash-back lungo tutto il film.
Nonostante il “life-style” alquanto edonistico e libertino, l’elvetico Hugo ha il suo vissuto ed i suoi conti col passato da sanare, e Frederic tanto convinto di amare la moglie non lo è più.

Il cast è stato davvero bravo (in particolare la Drucker), ma la trama è piuttosto farraginosa. Più che una commedia, pare un film d’essai! Buona comunque la regia, e la colonna sonora è abbastanza buona e non pesante. Ma per certi aspetti, è uno di quei film francesi da stereotipo del film francese!

Il finale, non ve lo spoilero, ma vi avverto:  fa cagare!
Se volete vedere un film romantico, con lieto fine, che non sia smelenso… bene: questo non è il film che fa per voi!

Meno male che l’ho visto in compagnia, se l’avessi visto da solo, alla fine del film, avrei estratto il dvd dal lettore e l’avrei lanciato dalla finestra inneggiando il fantozziano pensiero sulla corazzata kotionky! Quanto ai commenti che abbiamo fatto… si, abbiamo riso a crepapelle! Commenti degni dei due vecchietti del muppet show. 😉